Il Desiderio di Tornare Là

"E per un momento ho provato il desiderio di tornare là. Ho sorriso al pensiero che, anche stavolta, quando mi trovo in un posto vorrei già trovarmi da un'altra parte”.
Perché, cari lettori, questo è un po’ il senso dei viaggi che facciamo: una vita libera e avventurosa che non può essere richiusa in una valigia di ricordi. Lo sanno tutti quelli che immaginano, sognano, preparano, realizzano. Il rientro è duro: “Il vuoto intorno a me regnava assoluto. Mi chiedevo in continuazione come tutto ciò potesse essere cambiato in soli tre mesi. E la risposta agghiacciante era che in realtà nulla era cambiato! Tutto era esattamente come prima! Semplicemente io, nella mia dimensione solitaria, immerso per così tanto tempo in uno splendido caos di lingue diverse, mi ero abituato talmente bene e così velocemente a questa assenza del quotidiano da dimenticare completamente la consuetudine al nulla della mia vita precedente.
Ma sfortunatamente l'uomo è un animale adattabile e pian piano, dopo circa un mese, ho ricominciato a far parte di questo nulla". [D.S.]

Aspetti Sconosciuti

A certe Avventure è importante avvicinarsi gradualmente poiché durante il viaggio finisci per scoprire te stesso, e non è sempre facile la conoscenza di sé.
Si svelano aspetti che non si credeva di possedere. [A.B.]

Preferenze alimentari e salute

Alla fine risulto calato di soli 4Kg rispetto al mio peso alla partenza, pensavo qualcosa di più (6-8). La pancia mi è sparita, l'abbronzatura è invidiabile, qualche callo alle mani.
Ritengo veramente importante mangiare e bere bene durante tutto il viaggio perchè 30 giorni sono lunghi e si ha tutto il tempo per prendere, per così dire, strade sbagliate dal punto di vista dell'alimentazione con il risultato di rendere poco, avere il morale basso, potenzialmente ammalarsi più facilmente, perdere di lucidità e farsi male. Ovviamente anche dormire è un elemento basilare: dormivo il più possibile per dar tempo al fisico di recuperare le forze e riparare i piccoli danni quotidiani. Parole base: "MANGIARE, BERE E DORMIRE" e "PULITO, ASCIUTTO E SANO". Se ne potrebbero aggiungere altre ma queste sono basilari. Nei momenti di difficoltà mi ripetevo ad alta voce "direzione e trazione" mentre navigavo e pagaiavo.
Mi piaceva aver con me: pane in forma di panini medio-piccoli, vino Tavernello rosso, confezioni Insalatissime Riomare riso e tonno oppure riso alla messicana, uova, coca-cola, acqua naturale, formaggio grana padano confezionato singolarmente a pezzi, trippe, minestra, banane, prosciutto cotto, prosciutto crudo, salame, pomodori ciliegini, succo d'arancia, biscotti, marmellata e nutella in piccole confezioni, caffè solubile, thè in bustine e sottilette. La coca-cola è veramente una bevanda energetica: mai stare senza.
Ho passato 17 notti su 28 in tenda. Le altre soste serali le ho passate in alberghi approfittando quasi sempre anche dei ristoranti per ingozzarmi di pastasciutta, carne o pesce, birra e verdura. Nel gavone di prua tenevo una borsa con alimenti d'emergenza: 1/2Lt coca-cola, 3/4Lt acqua, barrette Isostad, frutta secca, carne secca, tonno in scatola e crackers. Ogni sera, specialmente in albergo, mi controllavo accuratamente la presenza di eventuali parassiti (zecche), vesciche, piccoli tagli o abrasioni, dolori localizzati, ponendovi immediato rimedio.
In albergo passavo mezz'ora sotto la doccia calda, mi lavavo i denti, rasavo la barba e lavavo i pochi indumenti con acqua calda e sapone. Per pre-asciugare gli indumenti li ponevo dentro un asciugamano, li arrotolavo e li strizzavo energicamente così che quasi tutta l'acqua rimaneva nell'asciugamano poi durante la notte il caldo faceva il resto regalandomi panni asciutti, puliti e profumati la mattina dopo.

Lista Miglioramenti e Guasti

In generale l'attrezzatura ha funzionato benissimo. Dopo 30 giorni di vita trascorsi sulla canoa in diverse condizioni (navigazione a vela, pagaia, traino a mano, trasbordi, giorno, notte, ecc.) qualche modifica la vorrei apportare. Qui faccio un elenco dei miglioramenti che aggiornerò man mano che mi vengono in mente, mi servirà da promemoria se deciderò di realizzarli. Faccio anche un elenco dei guasti e malfunzionamenti; inoltre ho aggiunto, nella parte destra sotto la voce "Risorse utili", link per il download del percorso effettuato (1 punto ogni 10'), la raccolta dei waypoint e dei trasbordi programmati che avevo caricato nel GPS prima della partenza (leggere le note al riguardo), ed alcuni link da cui ho preso ispirazione per l'autocostruzione ed il materiale.

Miglioramenti:
- aggiungere 2 scalmi smontabili (o forcole) per remare
- eliminare il remo di emergenza (alluminio e plastica) sostituendolo con una pagaia con rinforzo in acciaio in punta per le fasi hard
- aggiungere 2 remi leggeri
- alzare la base del timone sopra la linea di galleggiamento
- alzare la base della deriva sopra la linea di galleggiamento
- sostituire il fiocco con materiale da spinnaker portandolo dai 0,75mq ad almeno 1,0mq + tangone o doppio strozzascotte
- i due loop di cima a prua e poppa per trasportare la canoa sono da sostituire con 2 di sezione più ampia + maniglione
- aumentare la distanza tra le ruote e la base del carrello, aumentare la distanza tra le ruote, fare un sistema girevole tra la base e le ruote per farle entrare nello spazio di prua
- fare una sorta di base porta strumento GPS
- installare un seggiolino comodo e magari regolabile
- trovare spazio per poter allungare le gambe
- trovare spazio per la cambusa in ambiente stagno
- portare la corrente elettrica (presa 12v accendisigari) anche nel gavone di poppa per ricaricare il telefonino o la radio
- sostituire la tenda con una un po più lunga e seria > 200cm totali + materassino gonfiabile (ce l'avevo ma non l'ho portato via...)
- sostituire sacco piuma con base larga anche per i piedi (non a mummia)
- aggiungere una pentola in alluminio a base larga
- aggiungere flaconcino di detersivo per i piatti
- aggiungere il binocolo
- sostituire la viteria con equivalenti in acciaio
- valutare installazione di una galloccia a prua


Rotture/guasti:
- si è infiltrata acqua ed ha marcito il legno del timone dove c'erano le 2 viti per lo stick facendole uscire il penultimo giorno
- la pagaia si è vistosamente fessurata, si è sfogliata in parte, è entrata acqua ed ora pesa tantissimo, però ha tenuto
- il gavone di prua non è stagno
- il loop di cima a prua per trasportare la canoa si è rotto, per quello di poppa non manca tanto
- sostituire la spugna per sgottare con una nuova
- il strozzascotte del fiocco è parzialmente bloccato ed è da pulire/sostituire
- la fodera del poggiaschiena è ampiamente strappata

Un indimenticabile Isonzo

Un indimenticabile Isonzo mi indica la gia' conosciuta via di casa con acque limpidissime e pulitissime ma fredde, viene voglia comunque di stare in acqua tutto il giorno. Poi capiro' che la poca acqua presente, dopo un mese che non piove, non scorreva in superfice ma filtrava da sottoterra e quindi era impeccabile. Per contro da un certo punto in poi, verso monte, mancava acqua per chilometri ed ho dovuto sbarcare e continuare a piedi. Gia' la mattina avevo camminato per evitare la foce dello stesso fiume, e quindi andar per mare, per non rimanere bloccato dal forte vento da nord-est che non ha tardato molto a farsi sentire con la sua invadenza. Poi ho camminato anche per un pezzo a risalire il fiume causa acqua bassa. Giornata molto a piedi: le braccia ringraziano. Incontro amici ad aspettarmi. Altri amici mi telefonano. Alcuni vicini di casa si complimentano, ragazzini salutano. Ripongo la fida C237 in garage. Sono a casa.
Un segno di discontinuita' indica un cambiamento, la strada piu' lunga puo' essere la migliore, l'incerto e' interessante ma bisogna aspettarsi novita'. Prepariamo la prossima avventura e... PARTIAMO!

Direzione Trieste, prossima fermata: casa

Grazie alla Tenuta Primero, porto e camping, per l'impareggiabile accoglienza, e grazie anche all'impossibile ospitalita' del ristorante del Golf Club Primero!
La giornata: faticosissima controvento con raffiche di 50km/h ed ho rischiato di impantanarmi nel labirinto di melma attorno al Santuario dell'Isola di Barbana. Sono ancora qua'.

Porto Buso con tanti sogni

Porto Buso con tanti sogni: quello di arrivare a casa felicemente dopo tanto impegno (manca poco, 2/3 giorni), quello di arrivare in finale alla tappa odierna senza fatica eccessiva (esaudito, corrente a favore), quello di partire presto verso le 07:00 con idea di sfruttare il vento da nord mattutino per aprire le vele 1 o 2 ore (esaudito 2h!), quello di camminare sul bagnasciuga con la canoa al traino almeno 1h per riposare le braccia (esaudito), arrivare all'Isola di S.Andrea dopo 20 anni con la stessa canoa (esaudito), andare oltre la meta odierna (esaudito).
Una gran bella giornata. Mare impegnativo fino alle 15:00, poi liscio. Il passaggio della punta del faro tra Bibione e Lignano MOLTO difficile. Albergo e Ristorante di porco buso chiusi!!!

Da Cortellazzo a Bibione

Faccio il pezzo da Cortellazzo a Bibione tra canali e mare. A Caorle metto il naso fuori dai canneti ed intravedo un mare calmissimo e vento pure quello da non riuscire a spegnere un fiammifero; se non andro' a vela di sicuro tiro un dritto fino al campeggio che conosco, a mangiarmi una bella pizza! Di tutto il programma e' rimasto il bel dritto per circa 25km totali! Il camping ha chiuso la stagione proprio oggi alle 12:00...
Sento odore di casa: mancheranno ottanta km, mentre ne ho gia' fatti sui ottocentoventi. Le previsioni del tempo sono stabilita' e solito borino almeno il mattino.

Le chiuse si aprono

Le chiuse si aprono. Finche' il vento da nord-est continuira' a soffiare con insistenza dovro' andare per navigazione su canali interni. Anche qui il vento si sente, come pure la marea e la corrente: ne trovassi uno a favore, ma prendo quello che viene, non posso stare ad aspettare l'orario giusto. Il vantaggio e' che non c'e' onda a parte quando passa qualche barca a motore. Per ovviare alle forze contrarie devo andare al contrario di come andavo scendendo il Po: stare sulla sponda sottovento magari con canneti alti, fare le anse e le curve interne dove la corrente e' minore. Dalle parti di Cavallino ci sono le chiuse tipo canale di Panama (piu' piccole) dove un omino addetto ti apre e chiude opportunamente per farti passare. Domattina, qui a Cortellazzo, vedro' com'e' il vento. Opterei volentieri per la spiaggia ed il mare, andando a vela o anche a piedi con la canoa al guinzaglio, anche perche di remare 7-10h al giorno i miei muscoli sono quasi esauriti. E avro' anche perso un po di kg di peso... a occhio...

Ho visto La Sirena

Ho visto La Sirena: mi si rivolge con voce suadente "Vieni, vieni con me Marco". Andando evidentemente contro natura rispondo: NO!
E ho fatto bene. Era la Sirena del Canale di Venezia che voleva portarmi con se sul fondo, negli abissi piu' scuri, avvolgendomi con un abbraccio mortale tra le ossessive, caotiche, vertiginose onde lagunari. NO! NON MI AVRAI! Piu' di un ora di lotta a denti stretti, a deriva tratta. Elmo e corazza di nuovo a darmi forza. Ed avevo dormito poco al solo pensiero di questo funesto incontro. La Sirena del Canale di Venezia non mi ha avuto, sono uscito indenne ed ho rivisto la LUCE, la vita!
Avanti con la Litoranea Veneta, altri 20km sudatissimi. Avanti per canali: sono a Cavallino.

Il Fascino della Laguna

E perche' non vai per la Laguna? Ti conviene fare la Litoranea. Se il mare e' mosso passi dietro la linea di terra che separa il mare dalla laguna e vai via meglio con quella barchetta li'. Eccetera. E cosi', dopo due ore di bolina stretta (vele e remi) per fare 4,5km... con la scusa del mare mosso e il borino (vento da nord-est) a 14-25km/h mi son deciso di saltare dietro: altro trasbordo, a Sant'Antonio di Pellestrina (bellissimo posto) e pensavo di non farne piu'. Ed ho fatto provviste. Ed ho trovato un altro mondo a soli 300m dietro: mare come "olio" cioe' fermissimo a specchiarsi dentro, niente vento, paesini come piccole venezie, un bell'andare a remare.
Quindi Porto di Malamocco con apprensione perche' ci passano supernavi, barche che sfrecciano, poi Alberoni ed il paese di Malamocco dove, dopo un gran cercare un posto per fermarmi, trovo l'Associazione Velica Lido che mi ospita per la notte; qui trovo un appassionato, non era cosi' scontato, di barche a vela simile come stile alla mia che mi dara' ottimi consigli su come uscire dal canale di Venezia. Sara' un passaggio da brividi che mi tocchera' domani!

Sono di nuovo in pista!

La mattinata di ieri a riprendermi della nottataccia, ma dopo un caffe' triplo faccio i preparativi per recarmi, finalmente, a Porto Levante. Indosso elmo e corazza per darmi coraggio e parto.
Notare che la destinazione scelta e' in direzione contraria, cioe' torno un po indietro, ma ho finito i viveri (a parte quelli di emergenza) e devo riprendermi le forze.
Porto Levante e' un bellissimo posto di pescatori dove ho trovato un accoglienza famigliare, ospitalita', consigli, e... una cucina ottima! L'anguilla ai ferri: indimenticabile. Il lettone con lenzuola profumate: imperdibile. La dormita di 15 ore: ristoratrice.
Con un po di apprensione stamattina presto riprendo la navigazione aspettandomi il "babau" ogni dove, che invece non trovo, anzi e' stato un bel andare ed i 20km sono tutti ben fatti e meritati. Domani Venezia?

Ci sono momenti che...

Ci sono momenti che vorresti mollare e tornare a casa istantaneamente. Ma in tali frangenti puo' capitare che nessuno ti puo' venire in aiuto e allora te la devi cavare da solo.
Passi il fronte freddo transitato domenica notte. Lunedi, dopo il fronte, si e' formata una depressione che ha convogliato aria e pioggia tutta la notte. Non so come la tenda sia ancora intera. Il pomeriggio vedo formarsi un principio di tromba d'aria... da li capisco... che sara' dura per tutta la notte. Dopo 4 ore a fare l'uomo ragno dentro la tenda, vento forte, decido di indossare il giubbotto salvagente ed il poncho cosi' che se la tenda parte almeno sono gia' pronto a resistere alla furia esterna. Verso la una di notte: ALLARME ROSSO! Il mare sta entrando con onde paurose e calcolando un possibile aumento mi potrebbero passare e ripassare. Il frastuono delle onde, il vento e la pioggia, cosi' decido di abbandonare la "nave": ne va della mia incolumita'. Lego C237 ad un albero, prendo l'essenziale, mi sposto, tra vegetazione vergine e spinosa, con luce fioca, nei pressi della diga ad aspettare, tra lampi e tuoni e ondate paurose, che la notte passi.

Dolce e Amaro far Niente

Ho Porto Levante e Porto Albarella a circa 1km ma son dovuto atterrare in una spiaggetta tra questi, il canale d'ingresso e le valli dei pescatori. Il canale in realta' dev'essere il Po di Levante che sfocia. Piu' della spiaggetta non riuscivo ad avanzare remando, avendo circa 4km/h di corrente e 20km/h di vento da sud-ovest.
Cosi' ho trascorso il pomeriggio a prepararmi all'arrivo del fronte meteo: legare la barca, montare la tenda, legare la tenda... La tenda stanotte ha retto il libeccio che si e' divertito a sbatterla un po; vedremo se reggera' la tramontana che sto aspettando nelle prossime ore. Tra un piovasco e l'altro asciugavo l'interno della mia casetta poi uscivo a sgottare la barca.
E la notte e' passata. Dopo un improvviso sonnellino mi sveglio e mi perdo nei miei pensieri, poi mi accorgo che non sto facendo niente, ma non trovando nulla da fare torno a non far niente.

Navigando

Navigo lungo la costa dove ci sia almeno 1m di acqua, il necessario per non far grattare il fondo sabbioso alla deriva ed al timone. Se vado col vento nelle andature portanti (da dietro) tiro su la deriva che fa un po di attrito. La zona del Delta ha i vari rami del Fiume che sboccano e ho trovato, attraversandoli, siano "mossi". Ogni tanto, navigando, arrivano treni di onde che non mi piacciono di provenienza sconosciuta. Quando passano imbarcazioni o navi allora aspetto le inevitabili onde della loro scia prendendole di prua. Se il vento gira da terra e vado a piu' di 8km/h allora atterro per evitare complicazioni perche' se aumenta troppo non torno piu' a riva!
Ieri sera ho usato il fiocco da solo ed andavo comunque a 4km/h, bravo fiocco, pensavo un po male di te.
Poi, quasi buio, ero gia' in tenda, arrivano 2 in fuoristrada lungo il bagnasciuga e mi dicono: "Vara che domani matina qua' ghe sara' la guera! - Spostite, che se meio" - (giorno di apertura della caccia e avevo due capanni poco distanti...).

E ora il Mare, verso Venezia

La meta principale e' stata raggiunta, cioe' percorrere tutto il Po dalla sorgente alla foce: 18 giorni, non male! Fino appena dopo Torino e' stata una gran fatica fisica e non lo consiglierei, i trasbordi, per evitare le dighe ed i ponti con sotto le rocce, sfinivano. Poi ho tenuto un ottimo ritmo di cui mi son meravigliato pure io. Il bel tempo e' venuto in aiuto per l'abbronzatura, un po di pioggia non sarebbe dispiaciuta...
Devo dire che il livello dell'acqua del Fiume, inteso come quantita' / altezza, a mio giudizio e' stato ottimo. Di nebbia ne ho trovata solo 1h. Niente vento: ho usato le vele un paio di ore in tutto fino agli ultimi 2 giorni durante i quali, invece, ne ho apprezzato l'uso. Sto meditando di aggiungerci i pedali... in un prossimo futuro, forse.
Ora devo tornare a casa. Quasi quasi provo ad andarci in barca! Dalla foce del Po alla foce dell'Isonzo... ci saranno si e no 200km di mare...

Acqua limpida, calda e SALATA!

Arrivo stupendo. Cielo limpido. Mare bellissimo. Ce l'ho fatta!!!

Ore 08:00: Arrivano i Nostri!

Ore 08:00, arrivano i nostri! Ugo impeccabile e puntualissimo attraversa l'Adriatico (il mare) in volo col suo elicottero e viene a trovarmi poco prima di levar la tenda ed imbarcarmi verso il finale della discesa del fiume Po. E mi ha portato dei regalini: uova, pane, salame e vino spumante!! Grande Ugo, proprio un bel regalo!!
La giornata: interessante con uso quasi totale delle vele, a volte misto col remo. Due ore di finale DURO contro vento e un po di onda tale da stare sotto sponda il piu' possibile, quasi un assaggio che il Mare scherza meno del Fiume: Porto Tolle.

Chilometro 586

Di fianco ai cartelli con frecce biancorosse di navigazione alle volte fa bella mostra un altro cartello tondo con un numero che credo sia la distanza in km dalla sorgente: ora sono al 586. Se e' vero che il Po misura 652 allora ne mancano 66, piu' o meno.
Gli ultimi paio di giorni sono stati monotoni con curve, ansa con sabbia, riva con alberi, ecc. tutte uguali. Di insolito i pescatori si son dati da fare con le reti tutta la notte, professionisti.
Verso le 16:00 si e' alzato il vento da est, proprio contro, e dopo un ora di lotta ha vinto lui, quasi non avanzavo piu'. Giusto bene un bel posto dove montare la tenda ed assicurare la barca ad un albero.
Ora devo studiare le previsioni dei venti e delle maree. O resto qui PER SEMPRE...

Mi fermera' la Nebbia?

Mi fermera' la Nebbia? Certamente! Qualche giorno fa ho provato a navigare seguendo la sponda procedendo con la nebbia, ed era pazzesco: dopo qualche minuto ho attraccato su un albero ed ho aspettato si diradasse, per fortuna l'attesa non si e' protratta per piu' di 1h soltanto.
I calcoli dicono che domani passo per Ferrara e che, da dove sono stanotte, mi mancano soltanto 112km alla foce! Praticamente sabato verso mezzogiorno FORSE sbuchero' sul mare!!